Dopo mesi di incertezze e di preoccupazioni, sta cominciando a calare il numero di casi di coronavirus nello Stato del Tamil Nadu (Sud dell’India).
Questo andamento positivo ha permesso al Governo locale di rivalutare le misure di sicurezze sanitarie che inquadravano il quotidiano di milioni di indiani da quasi un anno. Le scuole hanno quindi riaperto le loro porte il 19 gennaio 2021.
Questo rientro riguarda per ora solo le classi del 3° e 5° Liceo (decima e dodicesima “standard”) con un massimo di 25 alunni per classe. Il ritorno a scuola è stato accompagnato da un protocollo sanitario rigoroso come il distanziamento fisico, le misure di igiene, l’obbligo di indossare la mascherina e dei numeri maggiori di scuolabus per evitare un sovraffollamento e distanziare gli scolari.
La decisione di questa ripresa scolastica è stata fatta insieme a tutti gli Istituti dello Stato del Tamil Nadu. Il 95% delle strutture ha dichiarato che i genitori avevano espresso la volontà di rimandare i propri figli a studiare rispettando le condizioni di sicurezze elencate.
La priorità delle ammissioni data agli studenti del 3° e 5° Liceo risiede nel fatto che devono passare a primavera prossima i loro esami nazionali, l’equivalente della terza media e della maturità. Visto i lunghi mesi di chiusura delle strutture e la difficoltà di seguire i corsi online, il Ministero dell’Educazione ha deciso di ridurre il programma scolastico a solo 25% e 30 % della sua totalità.
Per rafforzare il sistema immunitario, gli alunni riceveranno in classe delle compresse di vitamine e zinco.
Nel frattempo, il Governo indiano ha deciso di vaccinare le persone anziane insieme ai professionisti della salute. Questo programma di vaccinazioni è iniziato lo scorso 16 gennaio.
La notizia della riapertura delle scuole ha provocato nei giovani un insieme di emozioni: dalla speranza alla gioia mischiata ad un po’ di timore. Tuttavia, e giorno dopo giorno, gli studenti sono rassicurati da un ambiente molto protetto e sicuro, l’entusiasmo ritrovato fa quindi svanire le loro angosce. In questo modo, i giovani possono finalmente occuparsi di quello che conta di più per il loro avvenire: studiare.
Charles Kulandai
Responsabile Progetti
Chennai (Sud dell’India).
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